Cardinale e studioso inglese di sociologia. Nato da famiglia di tradizioni
anglicane, compì i suoi studi ad Harrow e ad Oxford. Dopo la laurea
ottenne un incarico nella pubblica amministrazione che però
abbandonò presto per prendere i voti come sacerdote. Rientrò ad
Oxford per completare i suoi studi e successivamente ottenne una parrocchia. Nel
1840 fu nominato arcidiacono a Chichester e nel 1842 ottenne l'incarico di
predicatore all'università di Oxford. Subì quindi l'influsso di
Newman e del movimento di Pusey e, dopo una crisi di coscienza, si
convertì alla fede cattolica. Poco dopo la conversione ricevette gli
ordini sacri. Dopo un periodo di soggiorno a Roma in cui si era recato per
seguire un corso di teologia, fu nominato decano del Capitolo di Westminster.
Nel 1860 fu nominato protonotario apostolico. Si schierò in seguito a
favore degli indipendentisti irlandesi e fu uno dei sostenitori di Gladstone
nella sua politica di tolleranza verso i cattolici. Avversario del liberismo
economico, intervenne anche in favore del diritto di sciopero per gli operai.
Partecipò al Concilio Vaticano I (1870) nel quale fece parte della
maggioranza favorevole alla promulgazione del dogma della infallibilità
pontificia. Fu eletto cardinale nel 1875. Tra le opere:
Dignità e i
diritti del lavoro (1874) (Totteridge, Hertfordshire 1808 - Londra 1892).